Cos’è l’ Ozonoterapia?
L’Ossigeno-Ozono Terapia è una pratica medica complementare che riscuote un sempre più crescente interesse, soprattutto per molte condizioni patologiche dove le terapie tradizionali non hanno dato i risultati sperati, e in particolare modo in tutti quei pazienti che presentano intolleranza o allergia ai farmaci . Si attua somministrando al paziente una miscela di ossigeno/ozono medicale (95% di O2 e 5% di O3) utilizzando diverse vie.
Il suo grande vantaggio è quello di essere un trattamento indolore, non aggressivo e che può essere abbinato a qualsiasi altra terapia il paziente stia già seguendo.
Indicazioni all’ Ossigeno-Ozono Terapia:
Patologie da carente apporto di ossigeno, come nei problemi di circolazione arteriosa (es.arteriosclerosi, ischemie cardiaca, cerebrale..) o venosa (es. ulcere flebostatiche), ulcere da decubito ecc.
Patologie Ortopediche, in particolare modo ernie e le protrusioni discali.
L’ artrosi dell’anca, del ginocchio e della colonna vertebrale possono essere curate con infiltrazioni di ossigeno-ozono con un buon beneficio per il paziente, a tal punto che dopo alcune sedute può anche riprendere la sua normale quotidianità.
Si impiega anche per tendiniti, le tendinopatie, la periartrite di spalla, l’epicondilite.
Per malattie croniche (come diabete, epatiti virali, broncopneumopatie ostruttive, ecc) è applicata preferibilmente l’autoemoterapia.
- In andrologia, nella cura delle “disfunzioni erettili maschili” essendo spesso la disfunzione stessa causata da più fattori (circolatorio, neurologico, ormonale, psicologico, ecc.)
- Nelle malattie tumorali, trova indicazione come adiuvante nella radio o chemioterapia per incremento della pO2 interstiziale del tessuto neoplastico.
- Nelle malattie degenerative, quali:Artrite Reumatoide, Demenza senile precoce, Malattie Neurovascolari.
- In chirurgia è indicata nel pre/post-operatorio. L’uso della autoemoterapia maggiore ha ridotto del 40% i giorni di convalescenza dopo interventi più debilitativi.
- Nelle lesioni della pelle, come le piaghe da decubito, gangrene diabetiche, Ulcus cruris.
- In dermatologia: Herpes Zoster e Simplex , Acne, Psoriasi, Lipodistrofia (Cellulite).
- Nelle malattie su base autoimmunitaria: Tiroidite di Hashimoto, Lupus eritematoso sistemico, Eritema nodoso.
- Negli stati patogeni dell’osso, Osteoporosi, Osteomieliti.
- Nelle malattie dell’intestino: Rettocolite Ulcerosa, Morbo di Crohn.
- Nell’ oculistica, possono essere affrontate: Maculopatia diabetica, Maculopatia ischemica e la Maculopatia retinica degenerativa senile.
Come viene somministrato l’OZONO in medicina:
- Grande autoemotrasfusione (prelievo di sangue che, convogliato in un contenitore a sacca, viene trattato con una miscela di ossigeno-ozono e poi reinfuso al paziente).
- Piccola autoemotrasfusione (piccolo prelievo di sangue con una siringa in cui è presente una miscela di O2-O3; dopo aver agitato per circa 20 secondi, la soluzione viene iniettata per via intramuscolare.
- Applicazioni locali con campane di vetro o sacchetti di plastica in cui viene creato il vuoto e fatto fluire l’ossigeno-ozono; questa metodica viene utilizzata per il trattamento di ulcere, lesioni da decubito, ferite in generale.
- Intraarticolare.
- Insufflazione intestinale.
- Sottocutanea.
Un esempio: L’Ossigeno-Ozono Terapia è indicato nella lombosciatalgia, dovuta alla compressione di radici nervose, per esempio nella presenza di un’ernia discale.
Tra una vertebra e l’altra si trova il disco intervertebrale, un cuscinetto formato da un anello “nucleo polposo”. Può succedere che questo anello, per diversi motivi: si deformi facendo uscire il nucleo. L’Ossigeno-Ozono in questo caso agisce in due modi, riporta in sede questo nucleo e favorisce l’eliminazione delle sostanze che provocano dolore e il processo infiammatori (istamina e la serotonina).
In questi casi, si praticano iniezioni nelle masse muscolari paravertebrali.
L’ Ossigeno-Ozono produce un’azione antinfiammatoria e analgesica che, in una decina di sedute, può ridurre l’ernia stessa. Si possono applicare due metodi, secondo la posizione dell’ernia. Il primo della durata di circa 10 minuti, si esegue in anestesia locale sotto controllo radiografico e prevede un’unica iniezione intradiscale con cui viene direttamente punto il disco e iniettata la miscela di ossigeno ozono. Il secondo, invece, prevede una serie di iniezioni paravertebrali, quindi non direttamente nel disco, ma a qualche centimetro di distanza.
L’Ossigeno-Ozono Terapia è una metodica poco invasiva e poco dolorosa che può dare buoni risultati.
“Inoltre, si può affermare che l’ Ozonoterapia è un trattamento rivitalizzante e rigenerante, che produce un grande miglioramento della qualità della vita, compreso nelle persone sane”.