Blocco Antalgico
Trattasi di analgesia ottenuta iniettando una soluzione di anestetico a bassa concentrazione in prossimità di un nervo.
L’operazione può essere effettuata direttamente o, quando il punto in cui deve essere infusa la soluzione anestetizzante è profondo, sotto la guida dell’ecografia, che consente di seguire su un monitor l’operazione, localizzando esattamente il punto su cui intervenire.
Il blocco antalgico viene utilizzato per curare i dolori che non possono essere trattati semplicemente con i farmaci (dolori di ossa ed articolazioni, dolori provocati da tumori, ecc.).
Presupposto della terapia antalgica mediante ALR medicate (anestesia loco – regionale medicata con farmaci antiflogistici) è che non si sostituisca ad un intervento chirurgico, che per le cause del dolore trattato deve essere affrontato chirurgicamente.
I farmaci iniettati sono abitualmente una miscela di anestetico locale e antiflogistico.
L’efficacia dell’infiltrazione, per quanto attiene l’esattezza della sede di iniezione, si costata con la quasi immediata regressione del dolore lamentato.
Talvolta, tra la fine dell’efficacia del farmaco anestetico (dopo circa 6 ore) e l’inizio dell’azione dell’antiinfiammatorio (dopo 12-24 ore) si può avere una transitoria recrudescenza del dolore.
Si utilizzano per il trattamento di varie forme di nevriti, radicolopatie tra le quali lombosciatalgie, cervicobrachialgie, nevriti intercostali, etc.