Emicrania e Cefalea

L’emicrania si manifesta nel 10-15% della popolazione; sono colpite più donne che uomini. Interessa un 5% dei bambini, ma generalmente inizia dopo la pubertà, per avere la massima incidenza tra i 35 e i 45 anni.

È spesso ereditaria in quanto viene ereditata la suscettibilità ad avere crisi di emicrania che poi si manifestano spesso quando entrano in gioco uno o più dei fattori scatenanti.

Nel diagnosticare l’emicrania è importante escludere altri tipi di cefalea, come la cefalea muscolo-tensiva, la cefalea a grappolo e la nevralgia del trigemino, che richiedono terapie differenti dalla terapia dell’emicrania.

Classificazione delle cefalee secondo International Headache Society (2004)

Cefalee primarie:

  1. Emicrania
  2. Cefalea di tipo tensivo
  3. Cefalea a Grappolo ed altre cefalee autonomino-trigeminali
  4. Altre cefalee primarie

Cefalee Secondarie:

  1. Cefalee attribuite a traumi Cranici o cervicali
  2. Cefalee attribuite a disturbi intracranici non vascolari
  3. Cefalee dovute ad uso di sostanze o alla loro sospensione
  4. Cefalee dovute ad infezioni
  5. Cefalee attribuite a disturbi dell’omestosasi
  6. Cefalee o dolori facciali attribuiti a disturbi del cranio, del collo, a disturbi oculari, dell’orecchio,dei seni paranasali, odontoiatri o altre strutture facciali o craniche
  7. Cefalee attribuite a disturbi psichiatrici

Esistono tutta una serie di fattori scatenanti che facilitano lo sviluppo di un attacco emicranico (ormoni estrogeni, nel periodo delle mestruazioni oppure se somministrati come anticoncezionali o come terapia sostitutiva dopo la menopausa; alcoolici, in particolare il vino rosso; alcuni cibi, come formaggi stagionati, cioccolato e noci; rilassamento dopo stress sostenuto; rilassamento dopo sforzi fisici sostenuti; digiuno; intolleranza al glutine).

Altro fattore scatenante può essere il fumo, anche di poche sigarette, mentre il fumo passivo può diventarlo fattore verso coloro che sono predisposto ad avere emicrania.

Circa il 10% dei pazienti soffre di cosiddette aure o disturbi visivi.

Il dolore può essere pulsante e spesso (ma non sempre) localizzato in un lato della testa (‘emi-crania’), spesso accompagnato da nausea, vomito ed ipersensibilità.

La diagnosi ed il trattamento delle varie forme di cefalea/emicrania richiede sempre un approccio multidisciplinare, una visita specialistica, ed esami diagnostici strumentali che possano definisce un corretto inquadramento diagnostico al fine da essere individuata una corretta  terapia specifica.

I mezzi terapeutici attualmente disponibili permettono comunque già oggi una soddisfacente gestione dell’emicrania nella maggior parte dei casi.